Cari amici,
questa riflessione nasce dalla lettura del libro "Il paese fertile" scritto dal musicista Pierre Boulez per trasmettere la sua
più profonda ammirazione per il pittore Paul Klee, sul rapporto tra la musica e la pittura unite dalla poetica fonte di bellezza.
In un'epoca dominata dai reality, dai social network ritengo, a partire dalle mie ultime esperienze lavorative come docente, e mi addolora molto questa cosa, che la cultura stia subendo un grave degrado, davanti alla lettura di un testo semplici parole non vengono nemmeno più comprese, sembra di trovarsi di fronte a un senso di stordimento, vuoto e tutto ciò fa tanta paura. Tuttavia penso che ognuno di noi nel nostro piccolo sappia tirare fuori solo volendo un talento nascosto in grado di farci scoprire un mondo migliore, un mondo in cui nasconderci prendendo come fonte di ispirazione il nostro occhio e poi scrivere, leggere, disegnare, fotografare i ricordi più belli; già perché stando troppo fermi o rimanendo prigionieri di luoghi tristi, vuoti ci sfuggono delle simmetrie che a volte non si riescono a cogliere, un mondo di suoni e colori che ancora rimane segreto. Pensiamo solo al dolce incanto della natura o a riflessi magici come questi
Ecco che qualsiasi forma di arte noi pratichiamo, nel mio caso la fotografia, a stretto contatto con la natura o con una città rinomata e sublime con un patrimonio culturale immenso permette di apprezzare qualsiasi istante che stiamo vivendo come attimo di libertà, di respiro, di sollievo, la nostra mente si fonde completamente con lo scenario che abbiamo davanti percependo solo armonia, emozione.
Lo sguardo resta fisso verso qualcosa di sacro, magico, imperiale
Seppur sempre in movimento il tempo diviene gradevole, le forme geometriche perfette, ci si orienta attraverso un mondo pulito, più bello con maggiore ottimismo, l'arte diviene poesia. Basta credere in se stessi, impegnarsi al massimo per realizzarsi al meglio. I nostri occhi coglieranno nuove immagini e ci troveremo immersi in una nuova poetica. Così non solo il paese come dice Boulez diviene fertile ma anche la nostra mente. Non soffermiamoci non restiamo imprigionati nello scadimento dei nostri luoghi, nel degrado multimediale ma tiriamo fuori i nostri strumenti, accordiamoli e il nostro nuovo mondo sarà meraviglioso!!