La fine di questo anno, del 2012, ha mostrato un pò di indecisioni dal punto di vista artistico: vi erano infatti molti viaggi organizzati su cui puntare
per arricchire il proprio bagaglio culturale: un tour in Emilia Romagna alla riscoperta di località come Urbino, Gradara, Classe per ammirare una volta per tutte i famosi mosaici dopo aver visto quelli di Ravenna; Vienna e la sua preziosità, chissà magari sulle note della Marcia Radetsky e un bel cenone tipico austriaco e infine la Toscana minore partendo da Arezzo e Siena visitando Pienza, Montepulciano e Monteriggioni concludendo come lo scorso anno a San Gimignano e Volterra.
Cacciati dalla campanella eucaristica, il nostro percorso prosegue con la visita della Pieve di Santa Maria. chiesa posta tra corso Italia e Piazza Grande sulla quale spicca l'abside. Il significato di Pieve è semplicemente chiesa battesimale, lo stile architettonico dominante è quello romanico. La costruzione della Pieve risale al XIII secolo. La torre campanaria, detta di cento buchi per le bifore, dieci su ogni lato, è stata ultimata nel 1330. La facciata presenta tre logge di cui la terza è ad architrave.
L'architrave raccoglie una sorta di calendario medievale, la storia dei campi vissuta dagli aretini con volti umani che simboleggiano i mesi dell'anno. Ad esempio gennaio è rappresentato da due volti ad indicare la fame e la sete.
Il grande abside nella parte posteriore della chiesa con archi a tutto sesto e monofore contribuisce a fornire luce sia all'interno dell'edificio che alla cripta.
L'interno della Chiesa è stato modificato con decorazioni barocche tra il XVI e XVIII secolo eliminate successivamente nel XIX secolo mediante un restauro per ripristinare l'originale stile romanico.
All'interno della Chiesa si può ammirare il polittico di Lorenzetti del 1320.
La Pieve contiene inoltre le ossa di Giorgio Vasari grande storiografo manierista che ha voluto consistenti cambiamenti all'interno dell'edificio nel 1560.
Il lungo esagerato stop imposto dalla polizia lungo l'autostrada del Sole non ci ha permesso purtroppo di ammirare per tempo l'interno del Duomo di Arezzo di cui vi allego qui una mia immagine.
Così passiamo subito alla Biblioteca comunale del 1300 ricca di diversi stemmi il più importante dei quali è rappresentato dalle palle dei Medici al centro, un simbolo assolutamente non volgare come le menti malate possono subito pensare ma probabilmente atto ad indicare pesi, fiorini fino alla Casa di Petrarca con proprio di fronte il pozzo di Tofano il personaggio accennato nel Decamerone di Boccaccio. Una leggenda narra che la moglie di questo bel giovane, oppressa dalla gelosia del marito, si procurò sul serio un amante dopo aver fatto ubriacare il proprio compagno. Tofano una sera si finse ubriaco e resto' sveglio ad aspettare la moglie dalla finestra e decise di lasciare la moglie fuori casa come punizione. La donna allora minacciò Tofano di vendicarsi comunicandogli la sua volontà di gettarsi nel pozzo ma anzichè gettarsi prese una pietra lanciandola nel pozzo al suo posto e poi corse a nascondersi. Tofano allora, credendo che la moglie si fosse suicidata sul serio, disperato uscì fuori e riflettendo comprese di amare molto la donna a tal punto che decise di smettere di essere geloso e di concederle maggiore libertà.
E dopo queste narrazioni chiudiamo la visita di Arezzo in Piazza Grande nota anche come Piazza Vasari , autore del loggiato, a pianta trapezoidale in stile romanico per la presenza dell'abside della Pieve di Santa Maria sopra citata e in stile barocco del palazzo del Tribunale. La piazza è dominata dal palazzo della Fraternità dei Laici gotico-rinascimentale. Da evidenziare il campanile con l'orologio tolemaico realizzato da Felice da Fossato nel 1552 che oltre a segnare le ore, i giorni, scandisce il movimento del sole e le fasi lunari.
Pensavate davvero che la magia di Siena fosse finita qui?? Cosa ne dite di un colpo d'occhio notturno su Piazza del Campo??
Sul retro di Piazza del Campo si trova la Loggia della Mercanzia che oltre a raffigurare le statue di San Pietro e Paolo non possibili da fotografare per via della scarsa luce, presenta una parte alta con notevoli decorazioni e stucchi reintegrati nell'Ottocento.
Ormai stanchi ma arricchiti culturalmente, ci rechiamo al parcheggio della Fortezza per riprendere il nostro autobus e recarci in albergo per la cena e il pernottamento. La solitudine era parzialmente ricolmata dal lavoro delle due Nikon, le macchine alle quali è attaccata la mia vita e dall'incanto dell'arte che ancora una volta trionfava.
Il mattino seguente l'itinerario prevedeva la visita di Pienza, Montepulciano, Bagno Vignoni e Monteriggioni.
La maggior parte del patrimonio artistico di Pienza si trova nella piazza dedicata a Pio II che affidò i suoi progetti a Bernardo Rossellino, allievo di Alberti, tutte opere significative del Rinascimento Italiano. Sicuramente la più rinomata è la Cattedrale affiancata da Palazzo Comunale, Palazzo Borgia e Palazzo Piccolomini.
Il Duomo di Pienza presenta una parte esterna rinascimentale ed una interna gotica nella quale si trovano dipinti di artisti locali commissionati da Pio II.
Come quello splendido scorso anno trascorso a Firenze con così tanta armonia, tenerezza e delicatezza, ancora una volta le decorazioni natalizie offrivano splendide inquadrature sulle bellezze artistiche a volerle impreziosire ulteriormente.
Sul lato sinistro della piazza ecco il Palazzo Vescovile
Sul lato opposto si trova Palazzo Piccolomini commissionato da papa Piccolomini, Pio II a Bernardo Rossellino nel progetto di ricostruzione della città ideale di Pienza. Rossellino si ispirò a Palazzo Rucellai di Firenze dando così origine a uno dei primissimi esempi di architettura rinascimentale.
Terminata la visita guidata, ci dirigiamo verso Montepulciano attraverso uno scenario naturalistico straordinario.
Una volta giunti in questa graziosa località, la guida ci conduce al Duomo edificato tra il 1586 e il 1680 in stile architettonico rinascimentale. L'interno presenta una pianta a croce latina con navate laterali ricoperte da volte a crociera.
Le principali opere d'arte che si possono ammirare nel Duomo di Montepulciano sono il Trittico dell'Assunta di Taddeo di Bartolo sull'altare maggiore del 1401 con la Madonna Assunta circondata da Angeli e Apostoli. Sopra l'Assunta appare la scena dell'Incoronazione della Vergine. La predella in basso riporta le Nove scene della vita di Gesù Cristo e sopra di esse ci sono immagini dell'Antico Testamento.
Un'altra opera d'arte di particolare importanza è la maschera funeraria di Bartolomeo Aragazzi in marmo di Carrara che richiama molto i sarcofagi classici del Realismo
Assolutamente da notare l'Altare dei Gigli di Andrea della Robbia, la terracotta robbiana policroma caratterizzata dai principali colori, il blu, il bianco con i cestoni di frutti che evidenziano un particolare cromatismo e l'Annunciazione nella parte alta che richiama a semplici criteri di misticismo.
E quei tramonti così sublimi hanno accompagnato una notte favolosa a Monteriggioni su suggerimento della nostra fantastica accompagnatrice.
Un anno nuovo in solitudine, in sofferenza continua cercando con disperazione la pace nei viaggi sempre poi con l'incognita di trovarla. Solite monotone telefonate, messaggi di auguri ma nulla era cambiato in meglio, anzi, lo stomaco iniziava di nuovo a faticare. Ma la musica divertente e raffinata e una simpatica e deliziosa compagnia è stata di grande aiuto.
Il 2013 si aprì di nuovo dunque a San Gimignano e a Volterra con alcune piccole varianti: questa volta a Volterra fu possibile visitare meglio il Duomo e ritrarne i particolari.
E poi il pranzo conclusivo presso l'Osteria La Pace, uno dei ristoranti più rinomati d'Italia. Quella bici natalizia col presepe, molto originale all'ingresso del locale, i suoi ricordi, le sue emozioni. I ricordi di chi c'era stato, di chi si era allontanato, di chi non c'era più. Ma erano dolci ricordi che la gradevole compagnia ha riportato alla mente e che nemmeno la pioggia incessante sulla via del ritorno ha potuto cancellare.