IN VISITA A.... MAC VERCELLI

In questo museo potrete ammirare una vasta gamma di reperti rinvenuti durante gli scavi in città. Ma procediamo con ordine, toccando le parti più sorprendenti e importanti che saltano all'occhio dell'osservatore.

Iniziamo dalla Necropoli di via Nigra del II secolo a.C. e da qui la serie di crogioli atti alla fusione dei metalli impiegati nella produzione di rastrelli, zappe, spade, gioielli, monete.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il decumano vero e proprio è rappresentato dal corso principale di Vercelli, corso Libertà, dove è stata rinvenuta la maggior parte dei reperti archeologici: lucerne, piatti a vernice nera, un piatto dell'Etruria e l'anfora di Rodi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Adiacenti alle lucerne il delfino in cui era stato trasformato Apollo per raggiungere Delfi. Testa di donna invece quella ritrovata in S.Agnese, la chiesa parrocchiale raggiungibile da corso Libertà, a sorreggere la Croce.
 
Nel Museo si possono osservare sia lucerne raffiguranti combattimenti tra gladiatori e corse con la biga sia lucerne rivolte verso il basso a simboleggiare la fine della vita, queste ultime ritrovate in corso Prestinari. Simboli di morte dunque come l'edicola e la stele funeraria.
 
 
 
 
In Corso Prestinari stesso sono stati ritrovati oggetti inerenti il gioco d'azzardo, una collana in ambra e un'olla cineraria contenente ossa.
 
 
 
Bellissime le anfore di Porto Canale, la via che conduceva all'allora navigabile fiume Sesia.
 
 
Una piacevole scoperta della giornata sono stati i reperti riconducibili all'Anfiteatro collocato nella zona dell'attuale Corso De Rege, una vasta area artigianale con parti di anfore, mortaio in pietra, tegame del I-II secolo d.C, oggetti per il lavoro femminile
 
 
 
Da notare nell'ultima sala la Tinctoria di Via Derna che conclude il percorso di visita, brocche, coppette, piatti, anforette, olla in ceramica.
 
 
 
 
Alla riscoperta quindi di una città misteriosa, antica, un'antichità che ha riportato alla luce piacevoli sorprese. Notizie, cultura ignota anche a chi abita in città da molto tempo. Finalmente qualcosa di interessante, utile per migliorare le nostre conoscenze.